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05/10/2021

L'impegno di SIPA & ZIHET per la sostenibilità

Zoppas Industries Group, gruppo a cui fa capo SIPA, ha appena pubblicato il suo ultimo Bilancio di Sostenibilità per l’anno 2020. Zoppas non è una società per azioni, ma vuole comunque che tutti i suoi stakeholder siano consapevoli del suo impegno per la sostenibilità in tutte le sue forme. Il rapporto esamina le attività di SIPA e la sua consociata ZIHET, leader nelle resistenze elettriche.



Il rapporto analizza le azioni di Zoppas Industries Group a favore della sostenibilità, che rappresenta un valore comune per entrambe le divisioni. Le due società mirano anche a un cambiamento di mentalità, che porti a una reale economia circolare e a un servizio migliore. Entrambe stanno implementando una produzione sostenibile e attuando una governance responsabile che i clienti riconoscono anche dai prodotti.

I progettisti di SIPA sono esperti in sostenibilità, progettando contenitori con l'obiettivo di ridurre il consumo di resina, il consumo di energia e le emissioni di CO2. SIPA, inoltre, nel suo settore è tra i pionieri dell'approccio "circolare" con molti sviluppi orientati al miglioramento dell'efficienza delle macchine che realizza, in termini di consumo di energia, acqua e aria, alleggerimento dei contenitori in PET, nonché come riutilizzo di materiale post-consumo.

Un passo importante è avvenuto con l'introduzione di XTREME Renew, il primo sistema al mondo per la produzione di preforme e bottiglie per uso alimentare, contenente PET riciclato al 100% da scaglie di bottiglia lavate in un unico ciclo termico. XTREME Renew utilizza quasi il 30% in meno di energia e porta a una riduzione delle emissioni di CO2 prossima all'80% rispetto alla produzione di contenitori con materiale vergine (con un ulteriore 18% in meno rispetto al sistema tradizionale di produzione di contenitori in PET riciclato in granuli).

All'interno dei propri stabilimenti, SIPA ha mantenuto un occhio altrettanto attento alla sostenibilità, anche durante i tempi difficili del COVID-19. Il lockdown è stato infatti utilizzato da SIPA come occasione per verificare più nel dettaglio la presenza di sprechi nascosti e per pensare a possibili ottimizzazioni e/o nuove procedure nei suoi due stabilimenti principali.

I consumi di elettricità e gas di SIPA sono entrambi leggermente diminuiti nel 2020, così come le emissioni di CO2. Si registra però un aumento dell'utilizzo di acqua, dovuto al fatto che sono state prodotte e collaudate un numero maggiore di macchine ad iniezione e macchine monostadio, che richiedono un maggior consumo di acqua nei circuiti di raffreddamento.

Per il periodo 2020-2024 SIPA si è posta l'obiettivo di una riduzione delle emissioni di CO2 del 5% per ogni impianto attraverso un miglioramento dell’ efficienza; un'ulteriore riduzione del 30% dovrebbe arrivare acquistando energia verde certificata. Verranno inoltre potenziati i controlli sul sistema di distribuzione dell'aria compressa nell'ottica di ottimizzare le perdite lungo la catena di distribuzione (iniziativa iniziata lo scorso anno), nonché l'applicazione di specifici controlli sull'efficienza dei forni. L'anno scorso SIPA ha creato il nuovo ruolo di Energy Manager, anche se questo non è richiesto dalla legge per una società con le caratteristiche di SIPA.